Un Misterioso Viandante, Luthièn Karan'Sur - poggina

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Eon Gdr Master.
view post Posted on 19/11/2010, 15:52




E' una mattina come tante, Luthièn Karan'Sur rivive ogni notte quel bruttisimo avvenimento che così tanto gli condizionò la vita. Tutti i giorni sembrava scappare dal suo passato e rifugiarsi nel presente che si prospettava molto benevolo con lei: una lettera gli era stata recapitata, eppure nessuno la conosceva così bene, tutti i parenti e i conoscenti l'avevano lasciata sola nel momento del bisogno, lasciandola in balìa di sé stessa: che care persone.

CITAZIONE
Salve Luthièn, immagino che tu non mi conosca, è stato difficile trovare te, figuriamoci una persona come me. Non farti troppe domande, non riceveresti risposta, piuttosto bada bene a ciò che ti sto' scrivendo perché potresti guadagnarci assai...

La mercenaria sembra alquanto allettata dalla proposta, da troppo tempo non riceveva richieste del genere... sebbene questa sia inviata da un misterioso, e non poco losco, viandante.

CITAZIONE
...siamo sono interessato ad un particolare manufatto, è necessario che tu lo prenda per me... la mia fama non mi permette distrazioni né furti...

Parole illeggibili si susseguono nella lista, poi un particolare importante attira l'attenzione della ragazza:

CITAZIONE
asfdfdhojkdsp fijddsiogfj skdaopfk in caso fossi interessata è necessario che ti presenti tra due lune sul sentiero per Nerenkras

Vik

Un brivido freddissimo la colse in pieno, facendola muovere quasi inconsciamente: come faceva a sapere tante cose?

CITAZIONE
Allora, non spaventarti xD Il tipo è un viandante normale che però ha accesso a "particolari informazioni" ma comunque non ti riguarda. Sei libera in questo post di decidere se affrontare la missione accettandola o rifiutandola e cercando Vik. Vedi tu cosa fare. Ho lasciato vago anche dove ti viene recapitata la lettera, non sapendo se hai una casa o vaghi senza meta.

 
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view post Posted on 19/11/2010, 16:08
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Riposi la lettera nello zaino, con precisione e badando a non spiegazzarla troppo.
Sdraiata per terra, con una pelle di vacca a farmi da materasso, osservo la volta della grotta in cui mi trovo, un po' distanziata dal resto dei miei compagni. Non era stato facile per quella lettera arrivare a me. Ben pochi avevano ormai informazioni sulla mia vita e un indirizzo fisso non è un lusso che posso concedermi.
Dopo esser passata di mano a vari informatori capitò a Goriar, il mio comandante, che me la fece avere nell'accampamento dove ci trovavano in quei giorni.
Secondo la datazione della lettera, mancavano circa cinque giorni all'appuntamento.
Dovevo decidere subito se partire o meno, data la distanza che mi separava dalla Capitale.
Le informazioni non erano molte, ma questo è normale quando si trattano affari delicati.
Sbuffando mi alzo in piedi. Da troppo tempo non faccio altro che bighellonare attorno ai mercenari, una missione potrebbe ridare un senso a quello che faccio.
Preparo degli abiti comodi e l'indosso. A proteggermi, la corazza in cuoio che non mina la mia destrezza.
La spada di mio fratello e appesa alla cinta, mentre i miei due pugnali sono fissati alla schiena. Sul petto e sulla gambe, delle cinte sostengono i pugnali da lancio che tanto abilmente uso.
Alla tenda del comandante non c'è più nessuno, ma Goriar è ben sveglio. Chiedergli il permesso per assentarmi non è difficile, previa promessa di ripagarlo in futuro...
Il sole ormai è sorto. Indosso i miei occhiali e inizio la lunga marcia, che nel giro di qualche giorno mi riporterà alla capitale.
 
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Eon Gdr Master.
view post Posted on 21/11/2010, 19:12




CITAZIONE
Domanda: da quando non ruoli? Te lo chiedo perché mi sembra che prima tu avessi uno stile totalmente diverso: la narrazione è migliore in terza persona, in quanto ti permette un lessico più ampio e una migliore caratterizzazione del personaggio - aggiungi anche qualche pensiero/parlata altrimenti sembra un robot - comunque puoi fare come vuoi, sia chiaro. By Qualcuno che Odia Questo Commento: Bons puzza.

Luthièn aveva deciso: si sarebbe incamminata verso la Capitale senza dar troppo adito a quella sua vocina che gli diceva di non fidarsi del mercante... dopotutto era una mercenaria ed aveva bisogno di soldi... oh, un momento: il mercante aveva parlato di soldi? La ragazza, forse sovrappensiero, non vi fece caso ed iniziò a seguire il sentiero che l'avrebbe guidata verso la sua città natale.

Passarono pochi minuti e un rumore destò l'attenzione della giovane donna: alla sua destra un rumore di cespugli s'innalzò nell'aria; sembrava quasi che qualcuno la stava seguendo. I passi erano veloci e leggeri, troppo per essere un uomo.

- Merda -


Una voce femminile provenì da dietro il cespuglio, poi una serie di suoni sordi si susseguirono rapidamente.

- Merda merda merda merda -

CITAZIONE
Premetto che la lunghezza del post è dettata dal fatto che ho dovuto tagliare alcune cose per incongruenze, comunque tu sei sul sentiero verso la città e senti un rumore, riconosci che è una donna dalla voce e dal rumore dei passi. Ovviamente hai due scelte, decidi tu.



Edited by ~Kiok - 23/11/2010, 23:20
 
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view post Posted on 23/11/2010, 23:20
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CITAZIONE
Non ruolo da quando abbiamo smesso di fare forum fra di noi, più o meno (tenendo conto che parte dello sport che faccio è una ruolata continua XD). Comunque già nell'ultimo anno di ruolate avevo iniziato ad usare la prima persona soggettiva. Così ogni cosa che scrivo è un pensiero, un punto di vista del personaggio, che col tempo si caratterizza molto meglio. Lo trovo un metodo migliore. Quindi tutto quello che scrivo è più o meno pensato, in quanto al parlato, devo incontrare qualcuno, non parlo ancora da sola XD

Mi accorgo subito dell'alba che si alza. La luce aumenta e subito mi da fastidio agli occhi. Con molta calma, a sguardo socchiuso, mi alzo dal mio semplice giaciglio, costituito solo dal mio mantello.
Faccio attenzione a non sbilanciarmi troppo. Ho passato la notte appollaiata fra dei rami, per evitare incontri spiacevoli al buio.
Certo, erano molto pochi i Dren'Karr che si avventuravano in superficie, e di esseri d'altre razze se ne vedevano ben pochi sull'isola. Ma la prudenza non è mai troppa, soprattutto quando si viaggia soli. Abche quando si viaggia in gruppo, a ben pensarci.

Scendo dall'albero con cautela, i muscoli indolenziti dalla posizione scomoda assunta durante la notte.
Per prima cosa, infilo i miei occhiali, così da poter vedere bene mentre preparo la colazione. Il sole è ancora poco forte, ma sbagliare la colazione per problemi di vista, mi farebbe cominciare la giornata davvero di cattivo umore.

Non mi sono mai abituata del tutto a dover cucinare. Alla mensa del campo hanno imparato in fretta che col pentolame non vado d'accordo. Forse spero ancora che qualche servo entri in camera mia col vassoio del pasto, per poi cambiarmi d'abito e aiutarmi nel fare il bagno.

Sospiro mentre mi rimetto in marcia, pensando ancora ai vecchi tempi felici e viziati.
Viaggiare di giorno offre una certa comodità: si fanno davvero pochi incontri. Qualche bifolco potrebbe confondermi per una contadinella indifesa. Sarebbe stata una seccatura non indifferente, dato che avevo intenzione di viaggiare a ritmo di marcia per raggiungere quanto prima la destinazione.

A proposito della destinazione... ancora con precisione non sapevo quale sarebbe stata. La lettera diceva solo di incontrarsi per strada.
L'incertezza non mi preoccupava, questo genere di commissioni prevedeva sempre un certo grado di segretezza. Però che fastidio, non sapere neanche quando avrei incontrato il committente.

Ad un tratto, un rumore proveniente dal sottobosco. Rallento il passo, così da diminuire il mio rumore e sentire meglio i suoni estranei.
Probabilmente avrei sentito il resto ugualmente, dato che varie imprecazioni seguirono dei rumori forti.

La mano si muove in automatico, tuttavia con fare discreto, verso i coltelli da lancio. Smetto di camminare e cerco di intravedere la sagoma fra i cespugli.
Ignorarla non mi servirebbe a nulla ormai, ha fatto troppo rumore per fingere di non averla sentita.
Era una voce femminile. Non sapendo se si trattasse di una combattente o semplicemente di una contadina che era uscita presto per lavare i panni al fiume, attesi con pazienza che si svelasse da sola, cercando di apparire meno minacciosa possibile, mentre le mie dita accarezzano i coltelli.
Inoltre, trovandi sulla strada per la Capitale, c'era anche speranza che si trattasse del mio datore di lavoro.
 
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Eon Gdr Master.
view post Posted on 4/12/2010, 12:40




CITAZIONE
Va bene, come vuoi tu ^^

- Se speri che vengo fuori ti sbagli! -

La ragazzina sembrò essere molto timida e riservata, nella sua voce c'era una flebile vibrazione ad ogni parola pronunciata, quasi avesse paura di qualcuno. Nascosta dietro quei cespugli si sentiva protetta, al sicuro, nessuno la poteva vedere ne attaccare, talmente era coperta.

- Che fai con quei coltelli? -


Impressionante, era riuscita a vedere che Luthièn aveva posato le mani sui coltelli da lancio: solo un occhio attento e vigile se ne sarebbe potuto accorgere. Forse non era poi così stupida come ragazzina.

- Non mi prenderai! -

La stuzzicava, cercando di fargli fare la prima mossa. Muoveva continuamente i cespugli intorno a lei compiendo dei passi avanti e indietro. Luthièn poteva osservare come i cespugli si muovessero sempre allo stesso modo: il vento era pressoché assente e la ragazza, a giudicare dai cespugli, non era più alta di lei, altrimenti non si sarebbe potuta nascondere.

- Che fai non attacchi più? -

CITAZIONE
Lo so' che è stronza ma fa' parte del suo ruolo. Giusto per essere chiari: se la attacchi NON subirai un malus all'esperienza. Ovviamente ad ogni azione corrisponderà una diversa rezione della tipa.

 
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view post Posted on 8/12/2010, 00:05
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CITAZIONE
Scusa il ritardo, ero via :D

Avevo appena messo le mani sui miei coltelli, quando sentii la voce della ragazza nuovamente. Era una voce sfacciata, di quella sfacciataggine che va a coprire un filo di paura. La voce le tremava leggermente. In effetti, incontrare sconosciuti per strada non è mai bello.
Potevo capire il suo timore, ma non sopportavo il suo atteggiamento.
A quanto pare la ragazza non aveva proprio voglia di uscire allo scoperto, e io non avevo certo voglia di cercarla. Ai miei occhi (o forse era meglio dire "alle mie orecchie"), si trattava semplicemente di qualche villica spaventata dall'incontro fortuito. Non valeva certo una perdita di tempo e non rappresentava una minaccia dato che non riusciva a muoversi nel sottobosco senza scatenare un putiferio.
Stavo infatti per voltarmi e andarmene, quando però riuscì ad attirare la mia attenzione.
Disse di aver notato la mia mano sui coltelli. Forse non era una sprovveduta come m'aspettavo. Ancora una volta, avevo rischiato di sottovalutare qualcuno. Tutta colpa delle mie abitudini di passata superbia.
Ma ora, non potevo certo ignorarla e lasciarmela alle spalle come se niente fosse.
La sconosciuta cominciò a muoversi fra i cespugli, in maniera costante e continua. Sembrava che stesse giocando al gatto e al topo e questo mi dette non poco fastidio. Non avevo certo tempo di inseguire una ragazza nei boschi.
Per prima cosa, quindi, cercai di attirarla fuori, per poterle parlare e per vedere se potevo fidarmi di lei.

« Perchè non esci da lì? »

Per tutta risposta, mi chiese perchè non l'attaccavo. Il tono insolente cominciava a spazientirmi. Ricacciai dentro di me la mia indole da nobile e parlai quindi con tutta calma.

« Non ti ho mai attaccato e non ne ho mai avuto l'intenzione. A nessuno però piace farsi sorprendere nel bosco, soprattutto di questi tempi. »

Mi avvicinai un po' di più ai cespugli, cercando di apparire il più possibile inoffensiva. Ma non riuscii a togliere una mano dai pugnali, non fidandomi ancora del tutto della situazione. L'altra mano, la destra, rivolgeva il palmo vuoto e aperto verso il sottobosco, da cui proveniva la voce.

« E non mi piace nemmeno combattere contro chi non si fa vedere. Se vuoi farmi del male, mostrati. Se invece non hai intenzioni maligne, mostrati ugualmente. Ed entrambe ce ne andremo per la nostra strada in pace. »

Sperò di aver convinto la ragazza con questo breve discorso. Una corsa nei boschi era l'ultima cosa che voleva fare.
 
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Eon Gdr Master.
view post Posted on 16/1/2011, 02:26




CITAZIONE
Hai messo due diverse persone nel post, occhio XD

CITAZIONE
« Non ti ho mai attaccato e non ne ho mai avuto l'intenzione. A nessuno però piace farsi sorprendere nel bosco, soprattutto di questi tempi. »

La ragazzina abbozzò un sorrisino, soddisfatta della sua furtività -sebbene non lo sia stata- e decise, pertanto, di restare nel buio a godersi la sceneggiata della viandante.

CITAZIONE
« E non mi piace nemmeno combattere contro chi non si fa vedere. Se vuoi farmi del male, mostrati. Se invece non hai intenzioni maligne, mostrati ugualmente. Ed entrambe ce ne andremo per la nostra strada in pace. »

La piccola donna cessò di ridere, un forte rumore di passi vibrò nell'aria, passi delicati e veloci a giudicare dal frusciò delle foglie spezzate. Scrutando tra i cespugli Luthièn si accorse che la sagoma della ragazzina era scomparsa nel nulla, in un attimo. Sorprendentemente veloce.

-Non mi vedi più?-

Di nuovo quella risata insolente e fastidiosa, la misteriosa fanciulla si era spostata troppo velocemente per essere umana e troppo delicatamente per essere una combattente. Si trattava solo di fare qualche ragionamento e sicuramente Luthièn avrebbe potuto capire di chi si trattava.

-Sai, hai ragione: è brutto combattere contro chi non si vede... questa è la tua prova-

Alle spalle Luthièn udì il tipico rumore che un coltello produce quando viene lanciato piuttosto velocemente: la punta, fendendo l'aria, emetteva un suono molto acuto ma facilmente udibile da qualsiasi orecchio, anche quello umano. In seguito la ragazzina si spostò e, a giudicare dal rumore delle foglie, avrebbe incrociato la linea visiva di Luthièn nel giro di pochi secondi: era questa la prova.

CITAZIONE
Siccome l'ora e tarda e non sono riuscito a trovare parole migliori ti "traduco" la prova che devi fare. Ti ha lanciato un coltello, facilmente schivabile, e nel frattempo si muove verso la tua direzione, poco più avanti per la precisione. La prova consiste nel decidere se subire un danno -non sai di che entità- e colpire con un'alta probabilità la viandante OPPURE schivare il colpo e provare una tua offensiva.

 
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